Italia – “Allarmismo ingiustificato”

Italia – “Allarmismo ingiustificato”

C’è chi grida all’allarmismo ingiustificato: il sindaco di Milano, Beppe Sala, chiede al governo di riaprire i musei, il leader leghista Matteo Salvini intima al governo di riaprire “tutto quello che si può riaprire”. Il segretario del Pd Zingaretti si concede un simbolico aperitivo sui navigli di Milano salvo annunciare nove giorni dopo di essere positivo al Coronavirus.
 

“Non vogliamo leggere le tue cazzate”, letteralmente in questo modo il 22 febbraio l’assessorato al Welfare della regione Lombardia, diretto da Giulio Gallera rispondeva ad Angelo Giupponi, direttore dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU) di Bergamo, che aveva inviato una email alla regione. Il medico sottolineava “l’urgente necessità di allestire degli ospedali esclusivamente riservati a ricoverati per Covid-19, così da evitare promiscuità con altri pazienti e quindi diffusione del virus nelle strutture ospedaliere”.
 

Giuseppe Conte rassicura gli italiani affermando in tv che l’aumento dei casi è dovuto al fatto che noi facciamo più tamponi degli altri Paesi.
 

Giorno drammatico nelle regioni del nord Italia. In 48 ore si assiste ad un rapido aumento di casi noti, ed alle 15 del 23 febbraio si parla di 129 casi accertati. Due invece le vittime accertate per Coronavirus. Tre regioni del nord sospendono scuole e università. Il carnevale di Venezia chiude in anticipo e gli eventi sportivi sono sospesi nelle regioni italiane più colpite.

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