Italia – Settima riunione del Cts. Sale la preoccupazione.
Settima riunione del Cts presso il ministero della Salute. L’adozione della misura di contenimento è fortemente raccomandata, purché tempestiva, per la riduzione della circolazione del virus fuori delle aree interessate, aggiungendosi al contenimento all’interno dell’area operato dalle misure adottate con ordinanza del 21 febbraio dal ministero della Salute di intesa con il presidente della Lombardia. Va valutata con attenzione la sostenibilità nel tempo di tale misura.
Nel corso della giornata i contagi arrivano a 76, c’è una seconda vittima, una 77enne di Casalpusterlengo (Lodi).
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede “senso di responsabilità e unità di impegno”.
Ma quando l’estensione dei casi arriva a toccare prima l’Emilia- Romagna, poi Milano e Torino, la paura comincia a diffondersi: in tutta la Lombardia le mascherine vanno a ruba, il Friuli Venezia Giulia (dove non c’è nessun positivo) decreta lo stato d’emergenza, chiudono le università e i vescovi vietano lo scambio di pace e svuotano le acquasantiere. Vengono bloccate anche le gite scolastiche. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, dice ai suoi cittadini: “Consiglio di ridurre la socialità“. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, aggiunge: “Sono preoccupato, serve una gestione perfetta”.